Le previsioni per le condizioni meteorologiche di domenica 13 marzo non promettevano niente di buono. Freddo e cielo coperto sono arrivati all'ora di pranzo, ma siamo stati fortunati e abbiamo potuto approfittare dei caldi raggi del sole della mattina. Ci siamo ritrovati a Isoverde e siamo partiti subito per poi fermarci nei pressi della chiesa di Gallaneto per la colazione. In questo breve itinerario ad anello abbiamo attraversato diversi tipi di ambienti: da quelli maggiormente legati alla presenza dell'uomo a quelli più naturali. Qui abbiamo incontrato specie vegetali commestibili con esigenze diverse, che per questo nascono qui e là, al bordo della strada, su un muro a secco o nei prati che circondano gli orti di quest'angolo di entroterra collinare. Parlando così di una antica tradizione e della realizzazione di una ricetta tipica della cucina ligure, il preboggion, abbiamo passato in rassegna i vari 'ingredienti': pimpinella, ortica, radicchio selvatico, tarassaco, silene, costolina, grattalingua e diverse altre specie, ognuna con il proprio gusto amaro, sapido, fresco. In una semplice passeggiata di breve percorrenza è stato bello riuscire a proseguire con calma, godendosi l'occasione di rallentare e guardare le cose più da vicino, sapendo cogliere le piccole differenze che normalmente sfuggono, e capire quanta ricchezza esiste sotto i nostri occhi, vicino alle nostre case, e di cui spesso ci dimentichiamo. Nonostante non si siano macinati molti chilometri, la fame si è fatta sentire e così, a passo sostenuto siamo tornati nei pressi della chiesa, dove ci aspettava Flavio con il suo camper attrezzato al ristoro. Dopo esserci scaldati con un pasto caldo e un ottimo bicchiere di vin brulè, siamo tornati sui nostri passi, da dove siamo partiti e lungo le stesse creuze e strade che a guardare bene sembravano diverse: basta fermarsi per un minuto e provare ad osservare.
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